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Tuesday, 3 April 2012 at 11:27
Item n°167433719
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PBE/30
Fulvio Tomizza IL MALE VIENE DAL NORD il romanzo del vescovo Sigerico Mondadori I ed. 1984
Dal risvolto della sovraccoperta:
Gli appuntamenti del lettore con Tomizza sono sempre stati straordinariamente gratificanti, ma l´occasione di imbattersi in un libro come Il male viene dal Nord ha un´eccezionaiità particolare. In questa vasta opera Tomizza salda la forte vocazione narrativa con la più recente inclinazione storica emersa nella Finzione di Maria. Attorno alla figura del capodistriano Pier Paolo Vergerio il Giovane, giurista, nunzio e vescovo riformatore del XVI secolo, lo scrittore, sulla scorta di documenti in buona parte inediti e spesso di una gustosa rarità linguistica, intesse la parabola esemplare nel bene e nel male di un antesignano \"uomo di frontiera\", già agli inizi divaricato tra almeno due padroni, il Vaticano e la Corte di Vienna, e tra due costanti richiami: la viziata aria di Roma e il severo vento del Nord. Lungo il filo di un´ambiguità insieme sofferta e avvedutamente usata come arma di ricatto, Vergerio si muove quale protagonista nel mondo sconvolto da Riforma e Controriforma, passando dalla più ligia ortodossia ad un´accanita azione antipapale, dopo aver vissuto le fasi intermedie della delusione, della collusione e della rivolta, e dopo esser venuto a contatto con tutti i movimenti della dissidenza cattolica e dell´eresia protestante. Accanto a lui schizzano ritratti \"dal vero\" di altri personaggi come l´Aretino, i giovani coniugi Asburgo, i papi Clemente VII e Paolo III, Lutero e Calvino, il Bembo e il Della Casa, Vittoria Colonna e Margherita di Navarra (per tralasciare lo stuolo di persecutori e seguaci, di nuovi protettori e compagni di esilio), i quali escono dalle loro polverose iconografie pur avendo alle spalle il preciso e scandito scenario dei loro anni. Tomizza li osserva estraendone tutte le anticipazioni possibili, come fossero nostri contemporanei, nello sfondo di una divisione ideologica e politica del mondo, assai simile a quella di oggi. Storia nella storia, puntello psicologico per la campata narrativa di dimensione europea, l´autore nelle pagine d´apertura, raccontandoci la sua Capodistria di questo dopoguerra, ci fa scivolare addosso il protagonista del suo romanzo, le cui propaggini si allungano fatalmente ai giorni nostri. Con mano ben salda nel dirigere queste orchestratissime pagine, Tomizza lascia a noi il giudizio ultimo sul \"suo\" Vergerio pubblico e privato, che il 4 ottobre 1565 per alcuni \"salì in cielo\", per altri \"vomitò lo spirito\". Due sguardi divergenti che ancora oggi sezionano un uomo di singolare ed enigmatico talento, e nel contempo ribadiscono due inconciliabili modi di porsi di fronte alla realtà e alla vita.
Pag.501. Formato cm.14,5 x 22,5
(dedica vecchio proprietario, lievi segni d´uso, ottime condizioni, come da foto)
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